Sicilia Destination Wedding – Il Casale degli Aranci – Calatafimi Segesta

Maggio 23, 2020

In questo articolo parleremo del Destination Wedding, un’occasione per realizzare il proprio matrimonio in una location speciale per la coppia di sposi.

Sicuramente ognuno di noi ha nella mente un luogo che evoca ricordi legati al primo incontro, ad una vacanza particolare o ad una meta sognata insieme al partner. 

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Perché non organizzare il proprio ricevimento proprio in quella città, su quella spiaggia o in un Paese esotico in modo da rendere ancora più personale ed emozionante il giorno delle nozze? 

Abbiamo avuto la possibilità di accompagnare le nostre coppie a Mauritius https://www.ilmatrimonionelpiatto.com/2021/10/mauritius-destination-wedding-cibo-per-gli-occhi-e-per-lanima/

e a Santorini https://www.ilmatrimonionelpiatto.com/2021/07/destination-wedding-grecia-santorini/

Questo è il caso di due giovani sposi che hanno deciso di partire da Ferrara e organizzare il loro matrimonio in Sicilia a Calatafimi Segesta presso il Casale degli Aranci.

Il Tempio Greco di Segesta

Questa cittadina merita qualche riga di presentazione soprattutto per le sue meraviglie archeologiche, in particolare il Tempio che domina la collina di Barbaro. 

La città di Segesta deve la sua fondazione agli Elimi, popolazione fuggita da Troia che, secondo la tradizione, attraversò il Mediterraneo e si stanziò in Sicilia. I legami con la cultura greca sono evidenti nello stile dorico del Tempio la cui datazione risale al V secolo a.C. 

Oltre alla bellezza imponente che colpisce il visitatore, il Tempio gode anche di un’atmosfera misteriosa dovuta sia al motivo che spinse gli Elimi a costruirlo in una posizione particolare sia ai dubbi sulla sua incompletezza.

Chi si avvicina al Tempio ha l’impressione di tuffarsi in un’epoca antica poiché esso si trova ancora in un contesto simile a quello della sua costruzione: isolato tra le colline a dominare la vallata. 


Un antico borgo arabo nelle colline dell’entroterra siciliano

Il Casale degli Aranci é situato nei pressi del Castello Eufemio ed ha antiche origini arabe. L’atmosfera che si respira é quella di un ambiente suggestivo ricco di storia e sapientemente rivisitato con eleganza e attenzione ai dettagli. 

Le pietre antiche, il colore bianco e i mosaici vengono esaltati dalla naturale bellezza di palme e ulivi che avvolgono la struttura del casale sulla collina.

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L’entrata del Casale é monumentale: si viene condotti al ristorante attraverso piccoli sentieri dell’antico borgo arabo circondati da palme e si attraversano ambienti dai colori e dai profumi tipicamente mediterranei.

Ciò che cattura maggiormente la mia attenzione é la bellezza di un’antica fontana decorata con mosaici e sormontata da un maestoso ulivo che conduce al giardino pensile in cui viene organizzato il ricevimento.

La magia dei sapori e dei profumi del Mediterraneo

L’aperitivo è servito a buffet al di sotto di un pergolato a bordo piscina e gli ospiti si possono accomodare in salottini organizzati nel giardino pensile deliziando palato e vista grazie alla veduta sulle colline e sui palmizi: é un tripudio di colori e profumi tipici della regione Mediterranea.

Assaporare le prelibatezze culinarie permette di intraprendere un viaggio di sapori che parte dalle coste arabe, si avvicina alle isole greche fino a stanziarsi in Sicilia: il buffet arabo del cous cous tipico trapanese di pesce si alterna così alla bancarella dei molluschi di mare, alle caponate e alle parmigianine tipiche dell’isola italiana.

Mi colpisce particolarmente l’angolo dello Scaccio Palermitano, ossia un insieme di frutta secca che deve la sua presenza all’antica tradizione di consumare pistacchi, arachidi, noci, mandorle direttamente in strada in un clima di convivialità e allegria.

Altro dettaglio interessante é l’angolo del forno a legna, in cui gli ospiti possono osservare la preparazione delle focacce, dello sfincione e delle pizze cotte al momento e servite in tutta la loro fragranza.

Per avvicinarsi alle abitudini culinarie degli ospiti provenienti dal Nord Italia, i ristoratori hanno allestito uno spazio dedicato a salumi e formaggi, rivisitandoli con prodotti locali; ne é un goloso esempio l’arrosto di mortadella al pistacchio con riduzione di vino passito di Pantelleria. 

Di particolare rilievo é la scelta della portata principale a base di pesce che viene servita sulla base del pescato del giorno al fine di garantire la freschezza e la purezza degli alimenti. 

La “Dolce” tradizione del Carretto Siciliano

Un protagonista davvero coreografico, soprattutto per noi provenienti dal Nord, é il carretto Siciliano adibito alla gelateria artigianale e al buffet di dolci.

Questo particolare mezzo di trasporto ha radici antiche e veniva utilizzato in contesti di origine contadina. Nonostante fosse un mezzo di utilità comune, veniva sapientemente decorato con allegorie e disegni astratti alternati a dipinti della tradizione cavalleresca e Biblica.

Oltre ad esaltarne la  bellezza, questo espediente permetteva di proteggere il legno conservandone più a lungo il materiale e, allo stesso tempo, le immagini svolgevano una funzione di portafortuna al fine di allontanare la malasorte. 


Il Borgo Arabo illuminato dai fuochi d’artificio

L’evento culmina con il taglio della torta organizzato nel giardino pensile a bordo piscina.

Le colline vengono rischiarate dai fuochi d’artificio che rendono ancora più suggestiva una location che sembra essersi fermata nel tempo conservando l’antico splendore della natura incontaminata. 


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